cos'è il karate

COS' È IL KARATE


Il karate 空手, letteralmente "mano vuota", è un'Arte Marziale nata in Giappone nelle isole Kyukyu ad Okinawa.
Prevede la difesa a mani nude, senza l'ausilio di armi.
Il karate può essere considerato come una lotta contro se stessi, o come una maratona lunga tutta la vita che può essere vinta solo attraverso l'autodisciplina, il duro allenamento e i propri sforzi creativi.

Le Olimpiadi di Tokyo 2020 hanno ospitato per la prima volta questa Arte Marziale all'interno del programma olimpico.

I gradi nel karate

LA FIJLKAM


La Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali è una delle più antiche federazioni sportive riconosciute dal CONI.
Nata nel 1902, vanta oggi circa 130.000 tesserati, 3000 società affiliate, 120.000 atleti e 3.000 insegnanti tecnici.
Le discipline della FIJLKAM sono praticate da maschi e femmine di tutte le età e sono in grande espansione tra i più giovani.
L'approccio alla pratica degli sport di combattimento è prima di tutto un gioco di movimento e di situazione e aiuta a conoscere e sfruttare meglio le proprie potenzialità fisiche e mentali, anche attraverso il divertimento.

In Italia esistono diversi enti che si occupano dell'insegnamento e della promozione del karate; diffida dalle imitazioni, scegli la professionalità e la competenza che solo gli insegnanti tecnici FIJLKAM sono in grado di offrire!

PERCHÈ FARE KARATE?


Lo sport rappresenta un'esperienza fondamentale nella vita dei bambini in fase di crescita.
Praticare uno sport in giovane età, fornisce un prezioso bagaglio di esperienze, non solo motorie ma anche psicologiche, che lasceranno una traccia, più o meno positiva e duratura, nel corpo e nello spirito.
La scelta della disciplina sportiva, quindi, non va assolutamente presa sotto gamba.

Il Karate FIJLKAM, praticato dalla nostra Associazione Sportiva, viene utilizzato come mezzo per lo sviluppo dell'intelligenza motoria anche nelle scuole di 1° e di 2° grado.
I programmi dedicati alle fasce giovanili sono stati stabiliti in collaborazione con il MIUR (Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca), con il nobile obiettivo di "educare attraverso lo sport".

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"Bambini e Arti Marziali, un binomio che funziona" - LA STAMPA

Articolo tratto dal giornale "LA STAMPA"


«Se state ancora decidendo quale attività sportiva far praticare a vostro figlio quest’anno, provate a considerare qualcosa di più originale del solito calcio o nuoto, come un’arte marziale. E’ assai probabile che a vostro figlio piacerà l’idea, e state certe che di benefici ne trarrà a profusione. Ma se vi spaventa l’idea di uno ‘sport violento’, toglietevi dalla testa calci volanti e pugni rotanti: un allenamento di arti marziali non è una puntata di Dragon Ball! La maggior parte di queste discipline insegna proprio il contrario, cioè la tecnica, il rispetto, la disciplina e l’autocontrollo, non calci e pugni a profusione. Tra le più soft in questo senso troviamo Judo, Karate, Ju-jitsu, e Taekwondo, attività che si possono intraprendere a partire dai 10 anni, ma le prime due discipline sono valide anche per gli under 10, e per le femmine, naturalmente!

Le arti marziali aiutano il corpo a svilupparsi in maniera equilibrata, non sollecitano troppo la schiena ma la rendono flessibile, rinforzano la muscolatura e le articolazioni. Il corpo si muove in maniera armonica, non stressando solo una parte specifica come avviene in molti altri sport. Tuttavia sono i risvolti non visibili ad occhio nudo che spesso rendono entusiasti i genitori.

Le arti marziali infatti sono molto consigliate a bambini con scarse capacità di concentrazione o autocontrollo. Per eccellere in queste discipline infatti occorre molto rigore, molta autodisciplina. Insegnano a prendere decisioni veloci (per parare i colpi) ma considerando le conseguenze e soprattutto tenendo in considerazione l’altro, l’avversario, a cui non si vuole far male. L’autocontrollo diventa quindi una peculiarità di molti bambini che praticano arti marziali per anni, ma anche la precisione, perché non si vuole far male all’altro, ma neanche a sé stessi.

C’è poi un altro aspetto da considerare: mentre in molti sport esiste una vera e propria competizione in cui si deve dimostrare di essere migliori, in un allenamento di Judo o Karate non c’è per forza da
vincere, ma da migliorare una tecnica, fattore che contribuisce ad aumentare l’autostima con
equilibrio e sicurezza. Chi è aggressivo perché vuole ‘vincere’ a tutti i costi non è considerato un bravo karateka.

Insomma oltre al fattore fisico che più o meno in ogni attività sportiva viene valorizzato, nelle arti marziali vi è una componente psicologica ed emotiva non trascurabile. Molti genitori testimoniano di figli più tranquilli, pacati, ingentiliti da anni di allenamento. E ribadiamo, sono sport ottimi anche per le bambine per gli stessi motivi. Perché non provare?»